Confintesa lancia l’Opa sociale su Ugl – Rassegna Stampa
Si è svolta a Montesilvano la prima conferenza organizzativa di Confintesa, la confederazione sindacale nata nel 2003 ma operativa solo da pochi mesi.
E’ la naturale conseguenza del divorzio tra Ugl e la federazione di categoria Intesa FP che raggruppa i lavoratori del pubblico impiego che avevano stretto un patto federativo con l’Ugl naufragato dopo le note vicende del sindacato di via delle Botteghe Oscure. Il Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, nella sua relazione introduttiva ha tracciato il percorso che la confederazione dovrà seguire al fine di essere il più incisiva possibile nel mondo del lavoro e, conseguentemente, allargare i propri confini, che attualmente la vedono principalmente presente nel pubblico impiego. Prudenzano nella sua relazione ha dato particolare importanza alle regole e alla condivisione, punti cardine per essere all’altezza di una sfida come quella che ha lanciato Confintesa nell’agone sindacale italiano. Tanti i delegati presenti alla conferenza in rappresentanza di tutto il territorio nazionale e anche alcune di categorie che, oltre al pubblico impiego, si stanno organizzando per creare un’ alternativa autonoma al sistema sindacale.
Molti tra i presenti erano già dirigenti dell’Ugl e, in alcuni casi, provenivano dalla vecchia Cisnal e intervenendo nel dibattito hanno messo in risalto la volontà di creare questo polo confederale che crei una continuità Ideale e Valoriale ma una discontinuità metodologica con l’Ugl. Il dibattito è stato moderato dal presidente di Confintesa Taddeo Albanese che ha dato la parola anche ai molti “ospiti” esterni intervenuti a vario titolo ma con lo scopo di capire come questa nuova confederazione possa essere veramente competitiva nell’ambito confederale italiano.
Nel corso della manifestazione sono state presentate anche le strutture operative che, all’interno della Confederazione, si occuperanno di bilateralità, di disabilità, di servizi ai cittadini e agli iscritti e di tutto ciò che possa essere da supporto alle strutture territoriali e categoriali del sindacato. Non sono mancati momenti di grande entusiasmo soprattutto quando è entrato in sala Serafino Cabras già dirigente dell’Ugl e uomo di punta della contestazione alla cordata Polverini/Capone/Cetica. Cabras, che è stato invitato a sedere alla presidenza tra Prudenzano e Albanese, nel suo appassionato intervento ha scaldato l’assemblea con una dialettica da “vecchio settantenne”, come si è autodefinito, ma con una lucidità, una modernità e una foga propria di chi del sindacato ha sempre fatto una missione e non un mestiere.
Proprio la presenza di Cabras e soprattutto l’accoglienza che ha ricevuto fanno capire come il progetto di Francesco Prudenzano abbia l’ambizione di ricostruire una casa sindacale per una comunità che ormai, sempre più numerosa, non si riconosce più nell’Ugl che sta perdendo pezzi importanti di consensi. Questa volontà è stata data anche da alcuni dirigenti di categoria che a Montesilvano hanno comunicato la loro intenzione di lasciare il sindacato di Capone e aderire a Confintesa. Insomma potremmo tranquillamente dire che Confintesa a Montesilvano ha lanciato “l’Opa sociale” su Ugl. Il lavoro non sarà semplice ma già il fatto che Confintesa sia riuscita a siglare un contratto collettivo nel settore del terziario dimostra che anche da parte delle associazioni datoriali private c’è molta attenzione sull’evoluzione di questa confederazione.
La mossa di Confintesa non può che preoccupare i dirigenti di via delle Botteghe Oscure che si vedono insidiare non più dall’interno ma da una Confederazione che vuole conquistarsi il suo posto tra i lavoratori non riproducendo gli errori fatti in esperienze pregresse ne, tantomeno, utilizzando metodi repressivi nei confronti dei propri associati. Dialogo e condivisione sono state le parole d’ordine nella breve replica di Francesco Prudenzano che ha dato appuntamento a Roma per il 22 Giugno prossimo per una grande manifestazione aperta anche ai rappresentanti di altre sigle sindacali e di formazioni politiche al fine di illustrare le linee guida che Confintesa intende seguire per la reale tutela degli interessi dei lavoratori italiani in un momento in cui la crisi di rappresentatività degli stessi lavoratori sembra essere messa in discussione quotidianamente.
Il tempo ci dirà se il tentativo di Confintesa, soprattutto quello di succedere all’Ugl, darà i risultati sperati, per adesso vale il vecchio proverbio: se son rose fioriranno. E su questo Prudenzano sta “coltivando” dei roseti che promettono bene mentre da altre parti, al posto delle rose, al massimo possono accontentarsi dei crisantemi, fiori bellissimi ma che la dicono lunga sul fatto che vengono maggiormente smerciati il due di novembre.
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