Confintesa 19 e 20 Maggio 2016 – È qui che si fa la storia!

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Confintesa 19 e 20 Maggio 2016

– È qui che si fa la storia! –

Cronache della 1^ Conferenza Programmatica Nazionale Confintesa

Chi ha partecipato all’evento appena svoltosi a Montesilvano (Pescara), la Prima Conferenza Programmatica Nazionale Confintesa, avrà di sicuro notato che tale esperienza ha cambiato tutti noi nel profondo.

Qualcosa nell’animo si è mosso, lasciando un solco indelebile, un marchio meritevole di ricordo.

Da tutta Italia ci siamo mossi avendo grandi aspettative per questo evento che avrebbe permesso di capire se erano stati centrati gli obiettivi frutto del lavoro svolto nei pochi mesi trascorsi dalla fatidica data dell’otto di gennaio 2016 e avrebbe permesso di valutare se il progetto avesse ancora quella genuinità ed innovazione fin’ora dichiarate.

Arrivati a Montesilvano, dopo un lungo viaggio mai avaro nella varietà di mezzi di trasporto utilizzati, siamo entrati sin da subito in una dimensione parallela di nome Confintesa.

All’arrivo presso l’Hotel Serena Majestic, superata un’ultima siepe che ancora ci separava dall’entrata, l’impatto con una moltitudine di bandiere sventolanti con logo dorato è stato decisamente come aprire un portale verso un altro mondo.

La Conferenza non tardava ad iniziare che già in tanti, che nei mesi passati avevano (come il sottoscritto) condiviso pensieri, proposte ed il Progetto Confintesa solo on-line, avevano finalmente l’opportunità di scambiare le proprie opinioni vis à vis, completando con “l’interazione di persona” quel rapporto relazionale necessario che è intrinseco nella natura umana.

Innumerevoli scelte definiscono un mondo nuovo e migliore, Perché il futuro non è mai veramente scritto, ma la cosa davvero incredibile è stata trovare nuovi amici e poter “parlare la stessa lingua” come se ci si conoscesse da sempre.

La Conferenza ha inizio. Al tavolo presidenziale sono presenti il Segretario Generale Francesco Prudenzano, ed il Presidente Taddeo Albanese, che ci accolgono con calore e con un sorriso contagioso che lasciano trasparire la soddisfazione e l’atmosfera di familiarità con la quale avremmo affrontato la due giorni.

Le ore scorrono in fretta e arriviamo alla prima pausa con tante informazioni da processare. E ci rendiamo conto che il vero lavoro inizierà dopo il 20 Maggio, e che sarà un periodo estremamente delicato e decisivo.

Si riprende: vengono presentate idee e progetti, emergono scorci di storia sindacale che fanno riflettere sul passato e mettono in guardia per il futuro. Le proposte fioccano e non mancano spunti di dibattito e confronto.

Sono quasi le 21, forse è meglio staccare. Il viaggio comincia a far sentire la sua pesantezza. Si va a cenare ma si continua a parlare e discutere, ci si confronta, ci si scalda e ci si accorda, si continua a fare nuove conoscenze .

E fra i sorrisi generali si continua a parlare tutti un’unica lingua, quella di Confintesa.


– Il Segretario Prudenzano e il Presidente Albanese insieme a Serafino Cabras, ex Vice Segretario Generale UGL –


Giorno 20 inizia con i lavori delle varie federazioni. Tutti in sale diverse a compilare documenti, firmare atti e pianificare i prossimi passi per la crescita confederale.

Un via vai incessante. C’è premura, di lì a poco si riprende con la Conferenza.

Ma anche questo è parte integrante ed importantissima dei lavori che si stanno svolgendo, la parte burocratica, quella concreta, dove si progetta nero su bianco il futuro.

Ma i colori dell’arcobaleno che fanno da sfondo alla Conferenza ritornano lì, presenti dietro al tavolo presidenziale per accogliere nuovi interventi. 

La sala è molto più piena di gente rispetto al giorno precedente e già dai primi interventi si capisce che sarà una giornata all’insegna delle emozioni.

Anche chi ha un lungo trascorso in fatto di platee non manca di esternare l’emozione di trovarsi su un palco d’onore.

Sentirsi accarezzare la pelle da un vento di novità, di innovazione, di futuro per il panorama sindacale nazionale è la dimostrazione che qui ed oggi si compie un nuovo atto nella storia del mondo del lavoro nel Nostro Paese.

Il rinnovamento dei corpi intermedi per la società del futuro: il Sindacato

Si scatena la passione, quella di una volta, quella dei comizi concitati che rapiscono, e si ritorna indietro di tantissimi anni quando a parlare era il cuore e la folla esplodeva in fragorosi applausi.

Ed ancora una volta la voce squillante dal piedistallo inietta carburante in un ciclo infinito d’esultanza.

Si ritorna con i piedi per terra quando, al susseguirsi degli interventi, si ascoltano parole di forza e di riscatto che ci insegnano tanto su come la determinazione possa portare a raggiungere enormi traguardi.

Il condividere esperienze diverse ci sta rendendo più partecipi e consci che tutti insieme possiamo raggiungere mete che al momento sembrano distanti, se non impossibili, ma che un giorno guarderemo con un ironico sorriso.

Siamo quasi arrivati alla conclusione dei lavori, si comincia a percepire una certa malinconia.

Due giorni sono volati e saremmo volentieri rimasti ancora a programmare e condividere i futuri obiettivi.

Arriva il momento dei saluti, degli abbracci che coprono trasversali l’Italia, si scattano le ultime foto, ci si ripromette di rivedersi presto e magari avere più tempo per discutere.

Siamo pronti per il viaggio di ritorno, consapevoli di tornare con uno spirito nuovo e tanta voglia di fare.

Come qualcuno ha scritto “…ognuno di noi porta con sé i valori di un sindacalista, uomo indipendente!“.

La Segreteria Nazionale Confintesa Federazione Sanità


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