Adrano: video schock, il segretario di Confintesa scrive al Capo dello Stato

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Adrano: video schock, il segretario di Confintesa scrive al Capo dello Stato

Confintesa dopo l’esposto denuncia presentato al Commissariato di Adrano adesso scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il caso è quello del video scandalo dei Consiglieri Comunali Maccarrone e Alberio postato su Facebook. Rosario Crisci, segretario di Confintesa si rivolge al Capo dello Stato come garante supremo della costituzione italiana e nella lettera (come anche nell’esposto presentato in Polizia)  fa riferimento al servizio mandato in onda da Video Star (che come ricordiamo è stato il primo organo di informazione a mostrare il video in questione, video poi ripreso dalle altre testate dopo giorni). Ecco la missiva integrale.

Mi permetto di informarLa, quale arbitro e garante supremo della Costituzione, di un episodio che ha suscitato nell’opinione pubblica indignazione e sdegno. Con vivo rammarico Le espongo i fatti:  la Redazione di “Video Star“, emittente televisiva di Biancavilla (CT) nella giornata del 18 giugno 2016 ha pubblicato nella sua pagina Facebook un video che ritrae dei Consiglieri di maggioranza del Comune di Adrano (CT), che in occasione di una cena di piacere si permettono di deridere e sbeffeggiare, senza provare nessuna vergogna, i lavoratori  “precari“ del medesimo Comune che da mesi non percepiscono gli stipendi e che stanno attuando uno sciopero della fame, per sensibilizzare e sollecitare le Autorità preposte all’assegnazione delle sacrosante spettanze economiche, maturate nei mesi precedenti. Il video e la frase incriminata, tipo: “La salsiccia nel naso dei precari“, riferita, in occasione della cena dai consiglieri: Enzo Maccarrone e Agnese Alberio, ha scatenato una tempesta di richieste di dimissioni sia da parte dell’opinione pubblica che dal mondo del sociale. E’ inammissibile che dei  rappresentanti delle Istituzioni locali, deputati a rappresentare con onestà morale, politica  e intellettuale gli interessi della comunità del mondo del lavoro, assumano comportamenti a dir poco di “macelleria sociale“.  Sig. Presidente, fiducioso della Sua nobile sensibilità ai valori della Patrie e del bene comune, chiudo questa mia missiva, citando una Sua riflessione: “Muto le condizioni di vita ma c’è qualcosa che rimane costantemente inalterato ed è il complesso dei valori che danno senso alla vita e alla condizione umana: dignità della persona, il bene comune, il rispetto degli altri, la responsabilità verso coloro con cui viviamo nello stesso tetto. Questo complesso di valori è quello che la cultura aiuta ad individuare e a farlo proprio “ .

Con Ossequio     

IL SEGRETARIO

Rosario Crisci

Catania, li 22/06/2016


FONTE: WWW.VIDEOSTAR.TV

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