Greco (Confintesa Palermo): I lavoratori ASU non sono più disposti a subire passivamente le mancanze della classe politica.
“Come organizzazione sindacale siamo stati estremamente chiari e precisi nel rimarcare che non è più tempo di ulteriori tavoli tecnici o altri artifizi inconcludenti e perditempo. Sarebbe un ulteriore insulto alla dignità dei lavoratori. Tutte le organizzazioni sindacali coinvolte, su espresso invito del governo, hanno già da tempo presentato proposte in molti aspetti convergenti e condivise in ordine ad un percorso risolutivo della vicenda ASU”.
Dichiara così il Coordinatore Provinciale di Confintesa per i Precari, Rosario Greco, riguardo l’incontro del 5 marzo 2019 in commissione parlamentare lavoro dell’ARS dove si è affrontata per l’ennesima volta l’annosa problematica che vede coinvolti circa 5200 lavoratori ASU in utilizzo presso enti pubblici e privati, che continua: “Lo sciopero, che la scorsa settimana ha visto protagonisti gran parte dei lavoratori ASU siciliani, è il segnale inequivocabile che ormai la misura è colma e che la politica non può continuare a rimandare provvedimenti necessari e sin da troppo attesi, dalla quale i lavoratori attendono solo risposte concrete e serie, già a partire dalla imminente finestra legislativa, ovvero il cosiddetto ‘collegato’ che si appresta ad essere discusso in aula. Ed in tal senso c’è la percezione di un intendimento politico ad ampio spettro che coinvolge pertanto forze di maggioranza e di opposizione che mira ad individuare provvedimenti a favore della platea ASU”.
Anche il Segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, interviene sull’argomento: “Attendiamo con ansia gli imminenti lavori d’aula con la consapevolezza che ignorare ancora una volta questi lavoratori, come è già successo nella recente finanziaria regionale, non potrebbe che alimentare le legittime proteste di un bacino sicuramente non più disposto a tollerare l’indifferenza della classe politica” conclude Domenico Amato.
Comunicato stampa
Palermo, 06/03/2019